Editoriale: Monza-Bologna 0-0, pari e patta (e non è un film)

I brianzoli non vanno oltre il pareggio con gli emiliani all'U-Power Stadium. Match intenso e serrato tra due squadre che giocano a calcio a viso aperto.

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Foto Buzzi / AC Monza

Il match dell’U-Power Stadium consegna al Monza un buon pareggio – il terzo consecutivo in Serie A – contro una squadra compatta e centrata come il Bologna, capace di mettere in difficoltà qualsiasi formazione del campionato (vedi la Juventus a Torino).

È interessante analizzare un dato: nelle cinque gare iniziali il Monza ha ottenuto una percentuale maggiore di possesso palla rispetto agli avversari, con una media di 540 passaggi a partita; contro il Bologna, invece, ha abbassato le sue statistiche scendendo al 47% di possesso palla e a 462 il numero di passaggi totalizzati. Cifre che testimoniano la solidità del team di Thiago Motta, completo sul piano tecnico e con roster ben assortito.

Verrebbe da dire “Pari e patta”, tanto per citare il titolo di un film tagiko di Bakhtyar Khudojnazarov.

Un tempo per parte, meglio i biancorossi nei primi 45’, più in voga i rossoblù nella ripresa. La sfida fra Palladino e Motta, serrata e avvincente, finisce a reti bianche, senza vincitori né vinti.

A conti fatti e al netto delle polemiche arbitrali (gol regolare non convalidato a Ferguson e rigore non concesso per fallo su Vignato) per il Monza è un punto guadagnato che muove la classifica e conferma una buona maturità dei biancorossi a livello mentale e di prestazione.

Palladino può guardare al futuro con fiducia, consapevole che servirà ancor più lavoro in allenamento per ritoccare alcuni aspetti, su tutti la cattiveria sotto porta e la finalizzazione in area di rigore. L’obiettivo del Monza è quello di replicare un calcio circolare e slanciato, di furore e intraprendenza, adeguato al tipo di antagonista e mai speculativo. Un calcio fedele ai principi del suo allenatore, vivace, armonioso e rivolto alla produzione offensiva. Un chiaro segnale dello spirito armato e battagliero della squadra, sempre sul pezzo e determinata a far ballare le difese nemiche. Nessuna esclusa. E nel farlo avrà un danzatore in più a disposizione, il Papu Gomez (vi ricordate il tormentone de Gli Autogol?), fuoriclasse argentino che porta con sé esperienza, entusiasmo e qualità.

I tifosi biancorossi lo acclamano, Palladino e i compagni lo abbracciano con gioia.

Con la speranza che il suo contributo possa aiutare il gruppo a raggiungere al più presto i propri traguardi.

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